di M.I -
A quasi cento anni dalla sua morte, Le composizioni del direttore d’orchestra menfitano Antonino Palminteri, tornano a riecheggiare nei luoghi che lo hanno visto protagonista negli anni del suo successo artistico. Si terra’ Oggi pomeriggio infatti alle ore 16:30 nella sala Mozart dell’Accademia Filarmonica di Bologna, la commemorazione in memoria del maestro Palminteri. il Prof. Vittorio Riguzzi e la dott.ssa Cinzia Demi presenteranno il saggio di Angela Balistreri sulla vita artistica del musicista menfitano.
Nella suggestiva e prestigiosa sede accademica bolognese, risuoneranno le melodie composte dall’Artista: il pianista Gaspare Barbera accompagnerà il tenore Sciupè, al secolo prof. G.ppe Lo Sciuto, nell’esecuzione di quattro romanze da salotto, per l’occasione sarà eseguito un inedito. Si tratta del canto intitolato La Pia, su versi della Divina Commedia di Dante. Il maestro Antonino Palminteri fu esponente di una famiglia benestante di Menfi, completò gli studi musicali nel 1870 presso il Real Conservatorio di Palermo. Nel 1874 vinse il concorso di titolare della cattedra di armonia presso il Conservatorio, e nel 1878 si trasferì a Milano, dove intraprese la carriera di compositore. La sua prima opera musicale teatrale fu L’Imene dei Rizzari, oggi perduta. Segui l’ Arrigo II, tragedia lirica in quattro atti su libretto di Vincenzo Ramirez.
Fu maestro di Giacomo Puccini, col quale instauro’ un intenso rapporto di amicizia, testimoniato da un fitto carteggio tra i due. Il compositore Palminteri molto famoso nella sua epoca veniva seguito dai giornalisti nei suoi spostamenti e tallonato nei trasferimenti anche durante le prove. Ma Lui, schivo e riservato, cercava di rimanere fuori dalle cronache mondane e dalla vita frivola dei salotti e per queste ragione egli diveniva spesso oggetto di satira, vignettando gli articoli che parlavano di lui.