Ero Maddalena (Puntoacapo Edizioni, 2013)

Ero Maddalena (Puntoacapo Edizioni, 2013)
Dall'ascolto di una delle figure più controverse delle donne della Bibbia, nasce il poemetto "Ero Maddalena" monologo intimo e doloroso di una donna dei nostri giorni. Un lavoro di carne e sangue, di spirito e inconscio, che affronta le problematiche femminili della violenza e della fede nell'ottica della figura più vicina a Gesù, da lui stesso scelta quale compagna di viaggio per le sue missioni profetiche. Un'attualizzazione che forse mancava. Il poemetto esce con due splendide note: la prefazione di Gabriella Sica e la postfazione di Rosa Elisa Giangoia, impreziosito dall'immagine di copertina di Maurizio Caruso.

sabato 13 novembre 2010

Al di là dello specchio fatato
Fiabe in poesia
di
Cinzia Demi
con prefazione di
Milena Bernardi
Gruppo Albatros - Edizioni Il Filo
copertina di
Maurizio Caruso
"...è la spuma che torna
che risale la lenta corrente
a formare un sorriso di sale
tra le ghiaie e la sabbia
nella rabbia del maestrale"
(da la poesia "La bambina del Golfo")

Da pochi giorni è uscito il nuovo libro di Cinzia Demi "Al di là dello specchio fatato" Fiabe in poesia, per il Gruppo Albatros Edizioni Il Filo. La raccolta ha una bellissima illustrazione di copertina realizzata da Maurizio Caruso, pittore, scultore, grafico e illustratore e una prefazione di alto valore accademico. Infatti, la professoressa Milena Bernardi è docente e ricercatrice di Letteratura per l'Infanzia presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Bologna. Nel sostanzioso saggio introduttivo ella dice, tra l'altro:
"Pur nella vicinanza della parola poetica, pulita, restituita alla sua essenza che condivide con la fiaba, e la complicità con la narrazione che procede come la corrente del racconto, la poesia di cui sto cercandop di delineare alcuni tratti sembra voler concedere alle eroine e agli eroi (...) un'occasione di pausa per capirne e narrarne il segreto ed intimo vissuto, lo stato d'animo, la laboriosità dell'impresa che stanno vivendo.
Colpisce, infatti, lo sguardo discreto ma interlocutorio che la poetessa porge a costoro, lasciando intravedere una relazione sottesa ed intima con i personaggi fiabeschi, qui narrati all'interno delle trame, come se li si fosse incrociati in un fermo immagine.
Sì, una sospensione dell'angustia del tramare la trama pare consentire un istante in cui una narratrice fuori campo - la poetessa - racconta il sentire nascosto e taciuto di giovanissimi protagonisti convulsamente spinti dai ritmi incalzanti della fiaba."