Ero Maddalena (Puntoacapo Edizioni, 2013)

Ero Maddalena (Puntoacapo Edizioni, 2013)
Dall'ascolto di una delle figure più controverse delle donne della Bibbia, nasce il poemetto "Ero Maddalena" monologo intimo e doloroso di una donna dei nostri giorni. Un lavoro di carne e sangue, di spirito e inconscio, che affronta le problematiche femminili della violenza e della fede nell'ottica della figura più vicina a Gesù, da lui stesso scelta quale compagna di viaggio per le sue missioni profetiche. Un'attualizzazione che forse mancava. Il poemetto esce con due splendide note: la prefazione di Gabriella Sica e la postfazione di Rosa Elisa Giangoia, impreziosito dall'immagine di copertina di Maurizio Caruso.

venerdì 13 luglio 2012


E' uscito il nuovo libro di poesie
di Cinzia Demi

Incontri e Incantamenti
(Raffaelli)


Autore: Cinzia Demi
Titolo: Incontri e Incantamenti - Collana Prima Edizione - Prefazione di Gianfranco Lauretano - Postfazione di Dante Maffia - Editore: Raffaelli Editore - Rimini
Per comporre la sua nuova raccolta di poesie, Cinzia Demi ha dovuto affrontare l’annosa questione, ma definitivamente risolvibile, che ogni poeta di ogni tradizione deve porsi, cioè quella della lingua in cui scrivere. La risposta è stata trovata ascoltando la poesia di Giorgio Caproni e attingendo al suo percorso di scoperta di una nuova lingua, [...] L’incontro e il reportage poetico di queste storie svela, in filigrana, un tema caro alla poetessa, ricorrente nella sua interrogazione, quello del tempo. L’inquietudine per il suo trascorrere e la ricerca dei segni di una durata oltre l’effimero torna di frequente nelle presenti poesie, fin dal principio della raccolta: «come passerà in fretta/ questo tempo» – «eppure quanto/ intensamente lo vivo/ e lo sento» [...]. Gianfranco Lauretano

“[…] Già il titolo della raccolta dovrebbe fare intendere al lettore quali siano gli intenti programmatici del libro. Incontri e Incantamenti, cioè agnizioni e stupori che prendono le mosse da un famoso sonetto di Dante. Dopo la tempesta confusa e spesso anonima delle avanguardie che hanno dato spazio enorme e importanza soltanto al significante, dopo la scorpacciata di minimalismo becero e quasi sempre privo di spessore perfino culturale, dopo una caduta a picco del nonsenso e nelle “trovate” fini a se stesse, pare che stia tornando il sereno e di nuovo si comincia ad accettare le poesia lirica, quella in cui l’io entra ed esce dalla porta principale e illumina il mondo, lo deforma, o lo raccoglie in immagini ferme e chiuse […] Cinzia Demi sa trarre anche dalla quotidianità accensioni che non si dimenticano […]” Dante Maffia

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