Padova, 24 ottobre 2012, ore 17.30
Prato della Valle, Loggia Amulea
c/o Sede della Dante Alighieri
presentazione del libro di
Andrea Venzi
"Lune Doppie"
(Collana di Poesia Contemporanea Sibilla - Casa Editrice Pendragon)
Interviene Cinzia Demi (curatrice del libro)
introduce Raffaella Bettiol (Presidente La Dante di Padova)
“ Tutto ciò che in qualche modo è adatto a stimolare idee di
dolore e pericolo, vale a dire tutto ciò che in qualche modo è terribile o ha a
che fare con argomenti terribili oppure funziona in modo analogo al terrore, è
una fonte del sublime; produce cioè la più forte emozione che la mente è capace
di sentire.” Così si potrebbe iniziare a parlare della poesia di Andrea Venzi,
con questa citazione presa dal trattato di Edmund Burke, dove per la prima volta
si parla del rapporto tra il sublime e il terrore, gettando basi
pseudo-scientifiche sull’irrazionalità del gotico, in una dimensione dove la
paura allontana dalla ragione e dal controllo dei sentimenti, e scatena
nell’immaginazione profonde inquietudini legate al mistero e ai pericoli della
natura: “il terrore riempie la mente di idee grandiose e fa ripiegare l’anima su
se stessa.” Già dalla prima lettura, infatti, si percepisce nei suoni, nei toni
cupi delle parole e nelle immagini proposte da Venzi un senso di angosciosa
ricerca di elementi che, attraverso il terrore, possano accostarsi maggiormente
al sublime in un poetica ripiegata sulla sua stessa poesia ma, in uguale
maniera, di elementi che possano rimandare anche ad una concezione di profonda
sacralità, vuoi mitologica, rituale o, addirittura, antropologica dell’uomo
[...]". (dalla prefazione al libro a cura di Cinzia
Demi).
Andrea Venzi è un autore che si è fatto già notare, nel panorama poetico nazionale, per la sua poesia particolamente colta e raffinata, di vago sapore gotico. Il libro Lune Dopppie, vincitore di vari premi a livello nazionale, è un ottimo lavoro, denso di riferimenti di stampo antropologico, di sublimazioni dolorose, per citare un verso dell'autore stesso, che fa riflettere sulla vita, sui riti del viaggio e sull'essenza dell'uomo.
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