Ero Maddalena (Puntoacapo Edizioni, 2013)

Ero Maddalena (Puntoacapo Edizioni, 2013)
Dall'ascolto di una delle figure più controverse delle donne della Bibbia, nasce il poemetto "Ero Maddalena" monologo intimo e doloroso di una donna dei nostri giorni. Un lavoro di carne e sangue, di spirito e inconscio, che affronta le problematiche femminili della violenza e della fede nell'ottica della figura più vicina a Gesù, da lui stesso scelta quale compagna di viaggio per le sue missioni profetiche. Un'attualizzazione che forse mancava. Il poemetto esce con due splendide note: la prefazione di Gabriella Sica e la postfazione di Rosa Elisa Giangoia, impreziosito dall'immagine di copertina di Maurizio Caruso.

domenica 22 marzo 2009

Prossimi appuntamenti per la presentazione del libro

Sabato 4 aprile 2009 ore 19.00
presso la Sala E1
del Complesso Fieristico Culturale Le Ciminiere
Interventi di
Anna Vasta, prof.ssa, poetessa, scrittrice, giornalista
Salvatore Scalia, scrittore, direttore della pagina culturale del giornale La Sicilia


Giovedì 16 Aprile 2009, ore 18:00
Caffè della Corte , Corte Isolani

Piazza Santo Stefano, Bologna
Interventi di
Zara Finzi, prof.ssa, poetessa
Davide Rondoni, poeta, scrittore, critico, direttore del Centro di Poesia Contemporanea dell'Università di Bologna
Vittorio Riguzzi, critico d'arte, presidenrte associazione culturale Mondotre - Bologna
Alla chitarra Riccardo Farolfi


Venerdì 8 maggio 2009, ore 18.00
Biblioteca L. Borges, Quartiere Porto
Comune di Bologna - V. dello Scalo
Interventi di
Zara Finzi, Vittorio Riguzzi
letture di testi tratti dal libro dell'attore
Raoul Grassilli
alla chitarra Riccardo Farolfi
"Il tratto che ci unisce"
Ed Prova d'Autore
Questo il titolo del nuovo liro di poesie di Cinzia Demi che vanta una prestigiosa prefazione a cura di Davide Rondoni.
Ecco il testo:
Cinzia Demi ha anime molteplici. O meglio, una anima grande, tanto da contenere, come in un sorprendente juke-box, varie anime o canzoni. In queste pagine, la dolcissima infaticabile Cinzia, ci dà le pagine di un suo diario, facendo per così dire un passo indietro, o forse in avanti, rispetto alla giovialità accesa con cui solitamente si presenta e di cui è tessuta ad esempio quell’altra sua recente opera di semiserissimo omaggio a Dante. Qui, un poco discosta dunque, e cedendo spazio a più ombre e a più modulazioni di lumi, lascia andare in una specie di continuum poematico, se pur offerto a brani, a lacerti, il diario suo minimo e profondo.
I letterati di mestiere vedranno in controluce Caproni in certi andantini sorpresi e acuti, o sonderanno quanto l’omaggio alla poesia della Szimborska scenda dalle citazioni ai tessuti e a talune felici smagliature dello sguardo. Così come, le presenze di Pasolini e Fortini, e dell’ultima sezione civile, provvedono a rammentare la natura mai intimista del personale percorso della Demi.
La sua è una poesia tesa a rammagliare il mondo. Una lotta per non dare perduto nulla delle relazioni principali, e dei tesori della percezione anche occasionale. Una poesia di veglia, e di una veglia che brucia sia ai margini della città contemporanea e dei suoi vivissimi drammi, sia nel luogo feriale e femminile, la cucina. Un libro che ha sempre qualcosa in tavola: troverete pane, torte, anche tagliatelle. Su una tavola però colta nei momenti soprattutto di preparazione, e specialmente di quella preparazione quasi magica, di pienissima solitudine che però è al tempo stesso vivissima partecipazione al mondo e alle persone care che è la preparazione di notte.
Sono quelle strane veglie femminili di cui vediamo i segni –noi che di notte spesso conosciamo le strade fino all’alba- in rare finestre illuminate, in alte specole di condomini, quasi come disperse luci votive mentre la notte cambia colore.
In quella veglia solitaria e popolata di attesa, di dialoghi muti con le presenze necessarie, Cinzia Demi trova lo spazio, tra visioni e movimenti da filastrocca, tra tensioni da madre e illuminazioni di figlia, per sentire il tessuto della sua vita nel mondo. Ma non si pensi a una poesia da “nido”, né a qualcosa di patetico-familistico.
Il biglietto su cui i genitori segnarono una data antecedente alla sua nascita, o la tesa attenzione alla figlia, sono i dolci artigli che rompono la scena del presente e aprono al viaggio, fatto pure a tentoni, che connette il passato e il futuro e, in definitiva, aprono all’interrogarsi sul tempo e sul suo significato. Non a caso, il nome per quanto intimidito di Dio, imparato e ripetuto con sapore di fede profonda e popolare, non può trattenersi dal fiorire in questa poesia come nome a cui rivolgere l’invocazione aperta e fiduciosa sul senso misterioso del destino.
Le partizioni del libro, se si eccettua l’ultima sezione, diseguale, non sono cesure ma segnali per indicare lievi rotazioni della prospettiva. La voce però batte sulle medesime corde, il controllo musaico dei versi non cede, e l’attenzione vigile sulle misure, segno di un lavoro colto e curioso, ci offrono infine una raccolta compatta, e, secondo la campitura permessa dalle architetture profonde di questa voce, posso dire compiuta. Davide Rondoni

mercoledì 11 marzo 2009

Allo splendido Open Land di Siracusa uno splendido pubblico

grazie alla magistrale regia organizzativa della presidentessa della Dante Alighieri
Prof.ssa Gioia Pace



Cinzia Demi nell'interpretazione dei suoi testi tratti da "Incontriamoci all'Inferno"

Magia all'Open Land di Siracusa






Divina Commedia,che spasso...!



Divina Commedia, che spasso...
TEATRO. Domenica all’Open Land divertente rilettura di Dante della scrittrice-attrice
Cinzia Demi
(articolo del 6 marzo 2009 - quotidiano La Sicilia)
"Incontriamoci all’Inferno", una divertente e originale lettura della Divina Commedia ad opera di Cinzia Demi. Domenica alle ore 18 nella sala convegni dell’Open Land approderà la scrittrice e attrice Cinzia Demi, che allieterà gli intervenuti con una lettura in chiave parodica dell’Inferno di
Dante Alighieri tratta dal suo libro "Incontriamoci all’inferno". L’opera, una gustosissima versione della Divina Commedia scritta in vernacolo toscano, nasce originariamente dal progetto di avvicinare i giovani ad uno dei più grandi capolavori della letteratura italiana, mettendone
giocosamente in luce gli aspetti più umani dei suoi protagonisti. Ed ecco così che ritroviamo un conte Ugolino vegetariano, una Beatrice stufa del ruolo di donna angelicata e un Caronte che stanco di traghettare anime desidera andare in pensione. L’esperimento condotto dalla Demi,
nel corso di laboratori di lettura svolti nelle scuole medie della provincia emiliana, ha dato ottimi risvolti e ora la scrittrice propone la teatralizzazione della sua opera anche ad un pubblico adulto.
La Demi, ospite della sede provinciale di Siracusa dell’Associazione Dante Alighieri presieduta da Gioia Pace, sarà in scena in abiti medievali accompagnata dal musicista e suo collaboratore Riccardo Farolfi e sulla scia lasciata dal grande mattatore Roberto Benigni, ma con un tocco di
femminilità che non guasta, proporrà la sua originale lettura dell’opera dantesca.
A fare da sfondo alla sua interpretazione contribuirà una scenografia in cui campeggeranno i dipinti del pittore Maurizio Caruso, artista che aveva già impreziosito con le sue illustrazioni
il volume da lei redatto. La Demi, oltre che per questa sua originale lettura di Dante del quale è
una stimata studiosa, ha conseguito per la sua attività letteraria importanti riconoscimenti a livello nazionale; le sue opere sono presenti in varie antologie e riviste di poesia. E’ membro del gruppo poetico "Il Laboratorio di Parole" con il quale organizza scambi culturali e gemellaggi
in varie località d’Italia, serate di lettura e di poesia abbinate ad altri momenti artistici quali musica, grafica, balli, curandone la regia. Da alcuni anni, per il gruppo, ha assunto la carica di curatrice delle relazioni esterne e redattrice della rivista bimestrale dal titolo "Parole", che vanta
un centinaio di abbonati.
ALESSIA VALENTI
(nella foto Cinzia Demi con la giornalista Alessia Valenti, durante l'intervista dopo lo spettacolo)